Perché integrarsi vuol dire parlare la stessa lingua e stringere amicizia
Per il terzo anno consecutivo abbiamo sponsorizzato, quali finanziatori unici, un progetto volto ad accogliere e integrare minori stranieri giunti in Italia senza genitori.
In particolare, il progetto consiste nella realizzazione di un corso intensivo di lingua italiana per facilitarne l’inserimento nel mondo del lavoro.
Come detto, destinatari del progetto sono minori stranieri non accompagnati, accolti nelle case del progetto di accompagnamento all’autonomia dell’associazione il Tetto Casal Fattoria. Il fenomeno dei giovani che arrivano a Roma in età minore e che hanno bisogno di aiuto accomuna diverse realtà. Sono ragazzi che non hanno più famiglia, o che ne hanno perso le tracce, oppure che hanno famiglie in difficoltà e che loro si ripropongono di aiutare lavorando in un paese ricco. Alcuni di loro scappano dalla guerra, e magari hanno subito violenze e torture. Tutti hanno affrontato viaggi lunghissimi. La loro condizione di essere soli e molto giovani li rende vulnerabili, e accentua la difficoltà di inserimento nel tessuto sociale italiano. I minori stranieri non accompagnati che accogliamo nelle nostre case hanno tante difficoltà da superare per crescere in Italia, integrarsi e diventare autonomi, tra cui il problema di ritrovarsi spesso soli e in un paese di cui non conoscono la lingua. Imparare l’italiano è uno dei primi passi fondamentali per potersi inserire nel mondo del lavoro o iscriversi a scuola per conseguire titoli di studio di diverso livello.